"Eravamo i Sonderkommando, costretti a uccidere per non morire"
pubblicato il 27 gennaio 2017 alle ore 10:05
“Credevano di andare a fare la doccia, si svestivano ed entravano in una stanza con rubinetti finti. Alla fine arrivava il tedesco con lo Zyklon B e ci faceva sollevare il coperchio di cemento della camera a gas. Li trovavamo aggrappati gli uni agli altri, cercavano l’aria arrampicandosi fino al soffitto, fino a che anche l’ultimo moriva”. La terribile testimonianza di un sopravvissuto del Sonderkommando racconta il loro lavoro nelle camere a gas.
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