Piotta: "Da quando c'è il web, me ne frego della tv"
pubblicato il 5 gennaio 2016 alle ore 12:02
Fanpage Town, il format di intrattenimento prodotto da Fanpage, ritorna nei suoi studi di Napoli per ospitare la performance live di Piotta. Il rapper torna con un nuovo tassello del suo ampio percorso musicale. "Nemici", ottavo album in studio, contiene tutto quello che Piotta ha sempre rappresentato: creatività sempre in evoluzione, coerenza per lo stile e quel mix tra rap, rock e reggae che Piotta, in arte Tommaso Zanello, ha maturato negli ultimi anni. Nel nostro spazio Piotta ha suonato "7 Vizi Capitale" e "Kitty".NEMICI DEI TALENT, PERCHÈ SIAMO AGLI ANTIPODI
Il mio percorso è agli antipodi di un reality o di un talent. La musica va vissuta come condivisione, come una cosa che fa gioco di squadra e invece qua è competizione, sofferenza, uno zoom volgare sulla lacrima di chi esce o dei suoi genitori. Non ci sono i giusti tempi per valorizzare un'artista, spesso timido che non riesce a valorizzarsi. Con i talent stiamo rischiando di perdere talenti di serie A.
LA RABBIA, IL VIZIO PIU' GRANDE DI ROMA
7 Vizi Capitale è una canzone crepuscolare rispetto ad altre canzoni che ho scritto su Roma, però è una canzone di gente che vuole sporcarsi le mani e darsi da fare. Non è una canzone di persone che si sono arrese a guardare Roma cambiare. Un vizio di Roma? La rabbia. Perché, complice la crisi e la malafede e l'odio di alcuni politici, non fanno che acuire questa tensione che c'è in città.
MARINO? CI AVEVO CREDUTO
Io ci credevo in Marino. Tuttora penso che il suo errore più grande è stato una superficialità. Attirandoti l'odio di poteri così forti con i quali hai combattuto, dopo non puoi commettere una sciocchezza come la cena pagata con la carta di credito di servizio.
BBW, UN PEZZO IRONICO
È un pezzo che con ironia e sarcasmo denuncia l'industria del benessere. Creano una frustrazione continua, specie nel mondo femminile, in maniera pericolosa soprattutto nell'ambiente giovanile.
DOPO "SUPERCAFONE" ME NE FOTTO DELLA TV
Il successo di "Supercafone" lo ricordo con grande affetto. All'epoca l'hip hop lo facevamo in quattro gatti e quello che non riuscivo a far capire è che facevo rap in Italia, cercando di non scimmiottare lo slang del South Bronx ma usare le parole romane di tutti i giorni, il mio slang. Ho rifiutato presente televisive tante volte, faccio tv solo se mi piace ma da quando c'è il web me ne fotto della tv.
(intervista a cura di Gennaro Marco Duello, coordinamento editoriale Francesco Raiola, suoni Peppe Pace, regia e montaggio Francesco Galgano)
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