Dalla schiavitù sessuale al Nobel per la pace. Nadia Murad, la "fenice guerriera" che combatte l'ISIS
pubblicato il 6 ottobre 2018 alle ore 18:50
"Nadia Murad è stata vittima di crimini di guerra. Ha rifiutato di accettare i codici sociali che impongono alle donne di rimanere in silenzio e di vergognarsi degli abusi a cui sono state sottoposte. Ha mostrato un coraggio non comune nel raccontare le sue stesse sofferenze e a parlare a nome di altre vittime e all'età di soli 23 anni, è stata nominata prima Ambasciatrice di buona volontà delle Nazioni Unite per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani" spiegano dal comitato del premio Nobel , concludendo: "Entrambi i vincitori hanno messo a rischio la loro sicurezza personale combattendo coraggiosamente i crimini di guerra e cercando giustizia per le vittime. Hanno quindi promosso la fraternità delle nazioni attraverso l'applicazione dei principi del diritto internazionale"
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