Mineo (Pd): "Militarizzare la Commissione sarebbe un errore, non si fanno le riforme a colpi di maggioranza"
pubblicato il 11 giugno 2014 alle ore 13:37
"Se non fossi confermato in Commissione Affari Costituzionali sarebbe un gravissimo errore politico, perché Renzi ha spiegato che le riforme costituzionali si fanno coinvolgendo le opposizioni. Il presidente del Consiglio capisce che non si può procedere a colpi di maggioranza, con una commissione militarizzata". Così ai microfoni di Fanpage.it il senatore Pd Corradino Mineo la cui presenza in Commissione, dopo la rimozione di Mario Mauro, sarebbe in bilico. L'oggetto del contendere è l'elezione diretta dei membri del Senato: "Non mi presterò a tentativi di ribaltone o favorire e strizzare l'occhio all'ostruzionismo della Lega - continua Mineo - Ma i miei emendamenti firmati da parte del Pd, da Sel e dai dissidenti 5 stelle, che parlano di un Senato eletto seppure con una riduzione drastica del numero dei senatori, quelli li voterei. Il governo, invece, deve rispondere a una domanda di democrazia: in qualsiasi paese democratico del mondo ci sono prerogative del governo e prerogative che non sono del governo. in italia qual è il modo con cui il governo garantisce che le leggi costituzionali non diventeranno materia di dominio del governo?".
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