Torture contro i migranti in Libia: fermato nigeriano
pubblicato il 20 giugno 2017 alle ore 10:24
Si faceva chiamare Rambo ed è stato riconosciuto come uno dei responsabili delle torture consumate nella safe house di Alì il Libico, in Libia, dove tanti migranti venivano privati della libertà personale prima di intraprendere la traversata in mare verso l'Italia. La polizia di Agrigento ha fermato un nigeriano di 25 anni, individuato nel Cara "S.Anna" di Isola Capo Rizzuto. L'accusa è di associazione per delinquere di carattere transnazionale, di tratta e sequestro di persona, di violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Numerose le testimonianze dei migranti contro il nigeriano.
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