Una Tav lungo il lago di Garda, gli agricoltori: "Vogliono ucciderci"
pubblicato il 14 maggio 2016 alle ore 11:33
A raccontare cosa comporta per gli agricoltori del basso Garda la costruzione della linea ad alta velocità tra Brescia e Verona, ci pensa Fulvia Brunner, la titolare di una azienda agricola d'eccellenza che rifornisce i consorzi che producono il Grana Padano. "Dopo sessant'anni verremo fatti fuori, più della metà della nostra azienda verrà occupata dai cantieri della Tav, – racconta la responsabile del "Serraglio" – non posso sistemare le mie mucche da un'altra parte perché siamo già stati espropriati per la costruzione dell'autostrada, non c'è rimasto più niente: e poi che latte potremmo mai produrre con tutto l'inquinamento e la polvere che comporterà il cantiere?". Situazione simile anche per i vinicoltori del Lugana, un vino doc che tutto il mondo ci invidia: "È un territorio molto fragile il nostro, un'opera di questo tipo impatterà in maniera irreversibile sull'area del Garda, – dice Luca Formentini, Presidente del consorzio di tutela del Lugana – comportando una perdita enorme anche a livello turistico".
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