Aung San Suu Kyi contestata da minatori di un villaggio birmano
pubblicato il 15 marzo 2013 alle ore 11:53
Anche a un idolo mondiale come Aung San Suu kyi può capitare di essere contestato. Il premio Nobel per la Pace è stata aspramente criticata in un villaggio di minatori del suo paese, salutata con fischi e urla al termine di una visita in una miniera di rame.In novembre a Leptadaung un centinaio di persone erano state ferite dalle forze dell'ordine. Con la sua presenza San Suu Kyi sperava di convincere i minatori a riprendere a lavorare nella miniera, di fatto bloccata da mesi.Un atteggiamento che non è piaciuto ad alcuni che l'hanno votata come simbolo del rinnovamento in un Paese oppresso da anni di dittatura militare. "Abbiamo creduto in lei - hanno detto alcuni conte statori alla stampa - ma oggi e' venuta qui come una dirigente di partito con il servizio di sicurezza".Suu Kyi, che guida il partito di opposizione, rappresenta per molti birmani il simbolo della lotta contro l'oppressione militare. Ma da quando è deputata è costretta a fare scelte che non sempre raccolgono l'unanimità dei consensi presso la sua base. In questo caso, la sua volontà di sbloccare l'impasse alla miniera di rame, senza forse ascoltare le ragioni dei manifestanti, è stata punita dai suoi stessi sostenitori che l'hanno votata
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