La storia di Libero Grassi, ucciso dalla mafia per essersi rifiutato di pagare il pizzo
pubblicato il 28 agosto 2019 alle ore 18:55
Anche se non tutti conoscono il nome di Libero Grassi, la sua storia è divenuta il simbolo della lotta contro la criminalità L’imprenditore siciliano è stato ammazzato da Cosa Nostra per essersi opposto alle minacce dei mafiosi che pretendevano una parte dei profitti della sua impresa in cambio della vita. Libero Grassi era figlio di una famiglia antifascista, i genitori gli diedero il nome Libero, in ricordo del sacrificio di Giacomo Matteotti assassinato da una squadra fascista nel 1924, un mese prima che Libero venisse al mondo. Libero fu, di nome e di fatto, come i suoi ideali che portò avanti prima contro Benito Mussolini durante la 2^guerra mondiale poi nella lotta contro la criminalità organizzata. Libero Grassi negli anni 50 aprì a Palermo uno stabilimento tessile. Nel giro di poco tempo la fabbrica finì nel mirino di Cosa Nostra. Libero Grassi denunciò così i suoi estorsori e consegnò le chiavi della fabbrica alla Polizia. Ma si ritrovò solo nella sua battaglia. All’alba del 29 Agosto 1991, mentre si recava al lavoro. Libero Grassi fu freddato da 4 colpi di pistola.
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