Landini: "Il Jobs Act? Renzi ha scelto di stare con Confindustria"
pubblicato il 13 novembre 2014 alle ore 12:06
Abbiamo incontrato il segretario generale della FIOM Maurizio Landini, nelle settimane calde del dibattito parlamentare sul Jobs Act, delle proteste degli operai delle acciaierie di Terni e alla vigilia dello sciopero indetto dalla Fiom - Cgil. Il quadro che emerge è quello di uno scontro aperto tra sindacati e governo. "Abbiamo convocato due giornate di sciopero generale dei metalmeccanici il 14 ed il 21 novembre - spiega Landini - contro le politiche sul lavoro del governo Renzi". Il segretario della Fiom entra anche nel merito del Jobs Act: "Quando si vota una delega in bianco, come quella affidata dal parlamento al governo sulla riforma del lavoro, siamo difronte ad un parlamento che non svolge più il suo ruolo. Questo è un governo che non vuole discutere e confrontarsi con le organizzazioni sindacali, nel Jobs Act ci sono molte delle proposte avanzate da Confindustria quindi il governo ha fatto una scelta molto precisa".
Landini affronta anche i temi del salario minimo e della proposta di legge sulla rappresentanza e, infine, chiosa con un giudizio complessivo sul governo: "Definire questo governo di sinistra è sbagliato, questo è un governo che ha assunto le posizioni di un pezzo degli imprenditori".
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