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Elezioni regionali 2024

Regionali, Gasparri: “FI contraria a terzo mandato governatori, su candidature i leader si accorderanno”

Forza Italia ha avviato il congresso romano, proponendo il nome di Luisa Regimenti, che prenderebbe il posto di Maurizio Gasparri. Sul tema Regionali, il capogruppo di FI al Senato ha detto che gli azzurri sono contrari al terzo mandato per i governatori: “Noi siamo favorevoli ad aumentare i mandati per i comuni piccoli”, ha detto a Fanpage.it.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il cammino è tracciato. Forza Italia si prepara al Congresso nazionale, che si terrà a Roma, al Palazzo dei Congressi, il 23 e 24 febbraio. Prima di allora altre tappe in programma scandiranno il percorso: il prossimo 21 gennaio sarà celebrato il congresso romano, alla presenza del segretario nazionale azzurro Antonio Tajani; poi il 26 gennaio sarà l'occasione per festeggiare i trent'anni del partito fondato da Silvio Berlusconi.

Il primo appuntamento sarà domani, venerdì 12 gennaio, un confronto con tutti i rappresentanti delle principali organizzazioni imprenditoriali, produttive, sociali e culturali della città, compresi i responsabili degli Atenei e di numerose realtà istituzionali. Poi, sabato 13 gennaio, è prevista un'assemblea in cui i militanti faranno le loro proposte.

"L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente la presenza del nostro partito sul territorio, anche in vista del prossimo, importante appuntamento elettorale europeo", ha spiegato Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato, che in questi anni ha guidato il partito nella Capitale. Al suo posto è stata indicato il nome di Luisa Regimenti, assessora al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio. "Sono grata al Segretario nazionale Antonio Tajani, alla dirigenza romana di Forza Italia e al Capogruppo al Senato Maurizio Gasparri per aver indicato il mio nome alla guida del Coordinamento romano di Forza Italia, un grande onore e una grande responsabilità. Sono a disposizione, se gli iscritti lo vorranno, per portare avanti insieme a tutta la classe dirigente e ai militanti il lavoro cominciato dal Senatore Gasparri quattro anni fa per rafforzare Forza Italia e creare una seria alternativa di buongoverno per la Capitale", ha commentato Regimenti.

Oggi, nella Sala Caduti di Nassiriya in Senato, Gasparri ha presentato la sua candidatura, e ha comunicato gli ultimi dati sui tesseramenti di Forza Italia: "A Roma abbiamo raccolto 3700 iscritti circa, nella provincia di Roma circa 4000, e 108mila iscritti in tutta Italia".

"Fi continua a raccogliere adesioni ogni giorno. Non aderirebbe gente a un partito che non si ritenesse in grado di costruire consenso. Non stiamo litigando con nessuno, non chiediamo niente a nessuno. Abbiamo da lavorare".

"La domanda che ci facevate dopo il 12 giugno (data della morte di Silvio Berlusconi ndr) ‘Che fine farete?', non ce la più nessuno. Anzi, ora a quelli che ci facevano questa domanda siamo noi a chiedere che fine faranno vista la crisi aziendale. Repubblica ha perso il 90% di copie, sono preoccupato, li aiuteremo comprando più copie", ha detto Gasparri nel suo intervento, con un affondo contro il quotidiano diretto da Molinari.

Caos Regionali: lo stallo nel centrodestra

Sul caos Regionali, con Fratelli d'Italia e Lega che sembrano sempre più lontane da un accordo sul candidato per le elezioni in Sardegna, Gasparri cerca di abbassare i toni, in attesa che i leader trovino una sintesi. Al momento restano sul tavolo i nomi di  Solinas, l'uscente che la Lega vorrebbe riconfermare, e Truzzu, sindaco di Cagliari, spinto da Fratelli d'Italia.

"Quando ci sono situazioni difficili la prima regola è non aggravare la situazione e quindi dire cose assolutamente generiche e parlarsi, noi ci parliamo, siamo tutti in contatto e ci saranno soluzioni di coesione, stiamo governando il paese, abbiamo tante cose da fare, si troveranno le soluzioni anche sui territori", ha detto Gasparri a margine della conferenza stampa al Senato. "Certo – ha aggiunto – di fronte a situazioni più complesse saranno i leader a tirare le conclusioni. Berlusconi per anni faceva riunioni con tutti i leader, si dedicava personalmente" a risolvere le varie questioni, ha ricordato Gasparri.

Tajani aveva detto che lo schema per le Regionali sarebbe stato quello della riconferma degli uscenti. Oggi, in un'intervista a Quotidiano Nazionale ha lanciato un messaggio agli alleati: "Nessun partito vince da solo. Vince la coalizione, ognuno è indispensabile. Non ho alcun pregiudizio. Non pongo veti e non voglio veti sulle candidature".

"Non aggraviamo la situazione, tireranno le conclusioni i leader, inutile aggiungere parole che possono complicare" la situazione, ha detto Gasparri, rispondendo a una domanda di Fanpage.it. "Si risolverà", ha tagliato corto. Il capogruppo a Palazzo Madama ha evitato di esprimersi sulle dichiarazioni fatte da Salvini, secondo cui se salta il nome di Solinas allora bisogna cambiare anche in Basilicata o Abruzzo.

La candidatura di premier e vicepremier alle europee sarebbe un danno per il governo?

La questione della candidatura alle europee dei leader dei partiti della maggioranza, Meloni, Salvini e Tajani è un tema ancora aperto. "Le liste si depositano all'inizio di maggio, è una domanda prematura, e non sono la persona giusta a cui porla", ha detto Gasparri, rispondendo a una domanda di Fanpage.it, "Lo decideranno, ci sono precedenti di tutti i tipi".

Salvini ha sciolto la riserva, e ha detto che non intende correre come capolista per la Lega, anticipando in questo modo Meloni, che invece nella conferenza stampa di inizio anno aveva auspicato un vertice tra i leader per affrontare il tema: "Una mia eventuale candidatura potrebbe portare anche altri leader a fare la scelta, penso all'opposizione, potrebbe essere una cosa interessante", aveva detto la presidente del Consiglio.

"Non ne abbiamo mai parlato – ha detto Salvini – A domanda io rispondo. Non so cosa farà Giorgia". Mentre il leader azzurro non ha ancora comunicato una decisione definitiva, anche se ha definito un "errore" una eventuale candidatura alle europee di premier e vicepremier, nell'anno di presidenza italiana del G7.

L'obiettivo che Forza Italia si prefigge per le elezioni europee è superare il 10%: "È quello che ha detto Tajani, poi se prendessimo anche di più…Però i sintomi sono buoni, perché c'è questa crescita territoriale, tutte queste persone che stanno arrivando verso Forza Italia penso che vengano anche con degli elettori al seguito. I conti si fanno dopo le elezioni". Ma Gasparri non sembra preoccupato dell'eventualità di un forte distacco tra Fdi e Forza Italia, non teme che il partito possa diventare una forza "ancillare" all'interno della coalizione. "Ci sono degli equilibri numerici, e infatti Meloni fa il capo del governo perché guida il partito che ha preso più voti. Quando era Berlusconi lo faceva Berlusconi. Si chiama democrazia, non hanno senso termini come ‘ancillare', ‘padronale', è la democrazia che è fatta anche di numeri e di qualità. Noi cerchiamo di avere i numeri migliori".

Il nodo terzo mandato per i governatori

Anche la questione del terzo mandato per i governatori rimane un nodo da sciogliere all'interno della maggioranza. Salvini lo vorrebbe, anche perché spera di cambiare la norma soprattutto per favorire un terzo mandato di Luca Zaia in Veneto. La Lega ha infatti presentato proprio oggi una proposta di legge che punta a estendere da due a tre il limite di mandato consecutivo per i governatori delle Regioni.

Mentre Fratelli d'Italia mostra una certa freddezza, e vorrebbe candidare nomi nuovi. Tajani oggi in un'intervista ha detto che "Ci sono molte perplessità sul terzo mandato, anche negli Usa c'è un limite. Il presidente di Regione ha molto potere, forse più di tutti sul territorio. Le leggi non si fanno su Bonaccini, Zaia o Emiliano".

Gasparri ha spiegato qual è la posizione di Forza Italia in merito: "Noi di Forza Italia siamo contrari al terzo mandato, salvo che per i piccoli comuni dove io mi auguro si trovi una soluzione perché l'Italia è piena di comuni di 100, 200, 500, 1000 abitanti, dove è complicato trovare sindaci, pagati nulla, con grandi responsabilità, anche se i Comuni sono piccoli".

"Siamo favorevoli ad aumentare i mandati per i comuni piccoli. C'era una riflessione fino a 15.000 abitanti e siamo sempre stati come coolazione contrari ad andare oltre due mandati nelle città sopra 15.000 abitanti delle Regioni. Poi c'è un dibattito aperto, lo ha detto anche Meloni alla conferenza stampa "è un tema del Parlamento". Io in Parlamento come capogruppo ho questa posizione che era quella di Forza Italia. Poi è un tema della democrazia che si discuterà senza pregiudizi particolari". Gasparri però esclude che la questione terzo mandato possa diventare un elemento di trattativa all'interno della coalizione, in vista delle elezioni regionali.

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