La giunta vota contro Berlusconi, ma il cavaliere non molla
pubblicato il 19 settembre 2013 alle ore 09:38
Un passo verso la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore: la Giunta per le elezioni del Senato ha respinto, con 15 voti e in assenza degli esponenti del centrodestra, la relazione di Augello, che proponeva di confermare il Cavaliere a Palazzo Madama. Una decisione attesa, che non significa la decadenza, ma un nuovo iter procedurale in Aula. Qualche ora prima del voto lo stesso Berlusconi aveva diffuso un videomessaggio nel quale, comunque, ha rassicurato i suoi sostenitori."Sarò sempre con voi, al vostro fianco - ha detto - decaduto o no. Si può fare politica anche fuori dal Parlamento: non è un seggio che fa il leader ma il consenso popolare".In Giunta, in ogni caso, le posizioni apparivano inconciliabili fin dall'inizio. Carlo Giovanardi del Pdl: "La nostra battaglia è una battaglia di legalità, di difesa della Costituzione e dello Stato di diritto". Dall'altra parte Stefania Pezzopane del Pd: "Io credo che il Paese non debba più di tanto soffermarsi con quanto oggi ha detto Berlusconi, deve soffermarsi sul fatto che Berlusconi è condannato, ha commesso un reato gravissimo e decadrà dal Senato".Il confronto dunque continua, sempre più aspro, e il governo delle larghe intese prova ad andare avanti. Berlusconi non ha staccato la spina, ma ha spostato la sfida sui temi economici. Il premier Letta ha apprezzato, ma ora dovrà risolvere la grana dell'Iva.
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