Il pentito Bonaventura: "Per la 'Ndrangheta, Giulio Cavalli doveva tacere. Con la complicità di politici lombardi"
pubblicato il 27 agosto 2013 alle ore 10:34
Nuove rivelazioni del pentito di Ndrangheta Luigi Bonaventura, collaboratore di giustizia da sette anni: esponenti politici dell'ambiente lombardo avrebbero incoraggiato i piani di delegittimazione e aggressione della Ndrangheta contro l'attore e scrittore Giulio Cavalli, da anni impegnato sul fronte dell'antimafia e della denuncia. Bonaventura è da sette anni senza scorta, se non negli spostamenti utili alla sua attività di collaboratore, Bonaventura rischia per questa e per altre informazioni. Così come rischia Giulio Cavalli, al quale la scorta potrebbe essere revocata a breve.
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