Pd, scoppia il caso Minerva: "Ero in lista, mi hanno depennato perché sono il meno protetto"
pubblicato il 10 aprile 2014 alle ore 15:17
"All'ultimo secondo, dopo che il mio nome era stato già inserito e annunciato, è successo che la presidente ha annunciato che c'era stato un errore di battitura e il candidato non ero io ma era Nicola Caputo", consigliere regionale della Campania. Stefano Minerva, salentino responsabile nazionale per il Mezzogiorno dei Giovani democratici, era il candidato n. 17 in lista. Ma si ritrova improvvisamente fuori: "Ho provato a intervenire - dice al telefono con Fanpage.it - ma si era già votato e le liste erano state chiuse. Secondo noi c'è ancora spazio per riaprirle. Chiaramente c'è stata l'indignazione del mondo dei Giovani democratici che aveva creduto nella mia candidatura e sono partiti una serie di appelli online", come la petizione "VoglioMinerva". "Mi rendo conto che - continua - c'è stata la Campania che ha fatto pressioni rispetto al nome da inserire, e forse perché sono il meno protetto, forse perché sono il candidato più giovane d'Italia sono stato depennato". Perché poi il nome prescelto è stato Nicola Caputo? "Bisognerebbe chiedere alla Tartaglione perché Caputo - aggiunge Minerva - visto che ha tanto insistito per la sua candidatura. Mi spiace, però, che Esia stata però trascurata la volontà della direzione regionale della Puglia che all'unanimità aveva votato il mio nome"
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