Clochard bruciato a Palermo, l'omicida confessa: "Ero geloso, è stato un raptus"
pubblicato il 13 marzo 2017 alle ore 11:27
Le immagini dell'arresto di Giuseppe Pecoraro, 45 anni, benzinaio precario, che ha confessato l'omicidio di Marcello Cimino,il clochard bruciato vivo. ”È vero, sono stato io - ha detto l'uomo - Ero geloso, è stato un raptus". Pecoraro inizialmente ha tentato di giustificarsi dicendo di essersi bruciato "con la macchinetta del caffè". Ma dopo qualche ora è crollato e ha confessato: la sua identificazione è stata possibile grazie al video ripreso dalle telecamere installate nei pressi della mensa e dai tanti riscontri trovati dalla squadra omicidi della questura. L'uomo è accusato di omicidio volontario. Gli inquirenti stanno ricostruendo le ore prima del delitto. Tra i due ci sarebbe stato un litigio, causato dalla gelosia. La sera prima del delitto Pecoraro e Cimino sarebbero arrivati alle mani, perché il benzinaio temeva che Cimino insidiasse la donna con cui aveva una relazione. I numerosi testimoni sentiti dalla polizia hanno ammesso di aver visto litigare i due.
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