Il piccolo Ruben ha due mamme, il tribunale ha ordinato la trascrizione: è la prima volta in Italia
pubblicato il 6 dicembre 2016 alle ore 18:24
Ai microfoni di Fanpage parla Daniela Conte, una delle due madri del bambino. Il caso, sollevato da Fanpage, può aprire scenari nuovi per molte famiglie omogenitoriali. Poco più di un anno fa è iniziata la battaglia di Marta Loi e Daniela Conte, due donne sposate in Spagna con un figlio che non riuscivano a ottenere i documenti per il piccolo poiché lo Stato italiano non riconosceva loro entrambe come madri del bambino e dunque non trascriveva l'atto di nascita. Il primo passo è stato fatto dal Comune di Napoli, che ha ordinato all'anagrafe la trascrizione dell'atto. In seguito, il prefetto ha annullato l'atto di nascita ma il Comune è ricorso al Tar. Parallelamente, la famiglia ha ingaggiato una battaglia legale con la Rete Lenford e Famiglie Arcobaleno, che ha permesso di riconoscere questo importante diritto: la trascrizione integrale dell'atto con entrambi i cognomi. Il caso è stato patrocinato dagli avvocati di Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford, Vincenzo Miri e Antonio Rotelli.«È il primo caso in Italia in cui si riconosce la trascrivibilità integrale dell’atto di nascita di un bambino, figlio di una coppia formata da persone dello stesso sesso, in cui uno dei genitori non ha alcun legame né biologico né genetico con il minore - sottolinea l’Avv. Vincenzo Miri - In questo modo, si va oltre il caso deciso di recente dalla Corte di Cassazione (Cass. 19599/2016), in cui le donne avevano un legame con il bambino, biologico, una, e genetico, l’altra».
«L’affermazione del Tribunale di Napoli più importante per le coppie dello stesso sesso italiane - dichiara l’Avv. Maria Grazia Sangalli, Presidente di Avvocatura per i diritti LGBTI - è il riconoscimento del valore che ha il legame coniugale delle due donne, capace di consentire nell’interesse del minore di dare rilevanza giuridica al ruolo di madre che entrambe concretamente svolgono fin dalla sua nascita».
«In un Paese come l’Italia in cui sembra impossibile parlare serenamente di matrimonio tra persone dello stesso sesso - afferma l’Avv. Antonio Rotelli - è un sollievo notare come per i magistrati sia chiara l’incidenza della cittadinanza europea in casi come questi. È, infatti, alla luce dei principi dell’ordinamento europeo e principalmente della tutela del minore - continua - che i giudici riconoscono rilevanza al rapporto di coniugio tra le due donne, legalmente costituito in Spagna».
«Dovremmo ricordarci più spesso che a circolare liberamente all’interno dell’Unione europea non sono solo le persone, ma anche i loro diritti e le relative tutele. Provvedimenti come questi fanno ben sperare che presto anche le persone omosessuali in questo Paese potranno godere pienamente della loro cittadinanza italiana e europea», chiosa la Presidente di Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford, che ringrazia anche l’Avvocatura del Comune di Napoli, intervenuta nel giudizio per sostenere le ragioni di Avvocatura per i diritti LGBTI - Rete Lenford contro la tesi della Prefettura territoriale e del Ministero dell’Interno. Il nucleo delle motivazioni risiede nell'aver ritenuto che la trascrizione effettuata dal sindaco Luigi de Magistris - che la Prefettura annullò - non vìola l'ordine pubblico anche alla luce delle Unioni civili tra persone dello stesso sesso: grande soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino
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