Morta dopo l'aborto a Catania: "Mia sorella urlava 'sto morendo' ma nessuno interveniva"
pubblicato il 26 ottobre 2016 alle ore 11:07
"Quella mattina mia sorella aveva la febbre alta, vomitava e si è collassata più volte. Urlava di dolore. C'era un solo medico che stava facendo un cesareo in sala parto e quindi non poteva venire. Valentina non è stata né calcolata né visitata" ha dichiarato a Fanpage.it la sorella di Valentina Milluzzo, morta dopo un aborto all'ospedale Cannizzaro di Catania. "Gridava in modo atroce, le sue urla le sento anche di notte. 'Sto morendo, aiutatemi, non ce la faccio più, dottore sedatemi' ripeteva continuamente. E, invece, i medici prima hanno parlato di colica renale, poi, per intervenire, hanno aspettato che quei battiti cessassero" ha precisato Angela Maria Milluzzo."'Io sono un obiettore e non intervengo finché c'è battito' ha detto il medico a mio cognato. E lì c'erano molti testimoni. Si figuri che questa frase l'abbiamo commentata per ore. Non si può morire in un ospedale dove entri coi tuoi piedi ed esci in una bara" ha concluso.
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