Di Matteo: "Temo che il Caso Crocetta sia spunto per limitare le intercettazioni"
pubblicato il 23 luglio 2015 alle ore 11:19
"Se non conservassi un minimo di ottimismo sulla possibilità che i giovani possano cambiare questo Paese, mi sentirei inutile e penserei di aver sbagliato a profondere tutto il mio impegno in questi 20 anni di professione". Ai giovani guarda il pm Nino Di Matteo, uno dei magistrati più a rischio in Italia. "La critica e l'autocritica all'interno del movimento antimafia - ha detto il pm -, rischiano di essere strumentalizzate dall'intelligente opera di chi vuole zittire per sempre il movimento antimafia". Sulla vicenda delle intercettazioni a Crocetta, il magistrato ha commentato "Non ho elementi per pronunciarmi. So solo che, qualunque sia la verità, questa vicenda sarà usata per delegittimare lo strumento delle intercettazioni". Di Matteo ha poi aperto uno spiraglio nella sua vita privata e ha ammesso "Ho provato amarezza per la diffidenza mostratami anche da uomini delle istituzioni. Non ho mai ricevuto una telefonata di solidarietà dai massimi vertici istituzionali. Questi sono i fatti. Tengo per me le considerazioni".Intervista di Giulio Cavalli
(Riprese e montaggio di Pietro Giammona)
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