Poliziotti di Palermo: "Noi oggi giorno rischiamo la vita e il Premier ci blocca i salari"
pubblicato il 7 settembre 2014 alle ore 10:08
Gli aderenti al SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) di Palermo non ci stanno ad essere tirati in ballo in una "guerra dei poveri". Da uno dei fronti più caldi nella lotta alla mafia, arrivano critiche dure alle istituzioni politiche che, dicono i poliziotti, "Spesso dimenticano chi, per fare il proprio dovere, è disposto a sacrificare anche la propria vita". Parlano di ammanchi di mezzi e risorse e degli enormi sacrifici che sono costretti a sopportare quotidianamente per "portare avanti la baracca"."Mettere noi contro i disoccupati - ribadiscono - è una scorrettezza! Noi non abbiamo chiesto aumenti ma soltanto che ci venga restituito ciò che ci è stato ingiustamente sottratto negli ultimi 5 anni!".
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