Caivano: "Questa non è la terra dei veleni"
pubblicato il 10 febbraio 2014 alle ore 15:50
Negli ultimi mesi al territorio di Caivano, in provincia di Napoli, è stata affibbiata la triste definizione di "epicentro della terra dei fuochi". Blitz e sequestri si sono susseguiti nel territorio del comune del napoletano, ma le analisi sui prodotti agricoli e sui terreni hanno dimostrato la salubrità dei prodotti. Sono arrivati i dissequestri dei terreni ma intanto l'intero settore agricolo è in ginocchio.Anche i comitati, che hanno avuto il merito di aver sollevato per primi la questione dell'avvelenamento della Campania da rifiuti industriali, oggi sostengono che Caivano non è l'epicentro dei veleni. Agronomi come il dottor Antonio Crispino ci spiegano come si può parlare di avvelenamento pericoloso solo nel caso di inquinamento della falda acquifera ed a Caivano la falda è intatta.
Con agricoltori, agronomi, cittadini attivi nei comitati siamo andati nelle campagne campane scoprendo anche luoghi - come quelli nei comuni di Acerra e Maddaloni - dove senza dubbio lo stato dei luoghi lascia presagire l'inquinamento della falda. Siamo andati dal generale del Corpo Forestale dello Stato Sergio Costa per fare un punto sullo stato di salute dei terreni campani.
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