Femen scatenate alle ambasciate ucraine di Bruxelles e Berlino
pubblicato il 30 agosto 2013 alle ore 10:13
Attiviste Femen scatenate a Berlino e Bruxelles per la chiusura delle sede del loro movimento a Kiev, in Ucraina dopo il presunto ritrovamento di armi da parte della polizia durante una perquisizione. Le neofemministe, sui cui corpi erano scritte frasi come "le nostre armi sono i nostri seni" oppure "i seni non sono bombe" hanno preso di mira le ambasciate ucraine nelle due capitali gridando al complotto e protestando contro il provvedimento della polizia."Il movimento Femen nega formalmente che quelle armi siano state trovate nella nostra proprietà - ha spiegato una delle attiviste tedesche - Anche qui in Germania, vogliamo dichiarare con decisione che noi siamo contro la repressione di stato e della Polizia e ogni loro forma".Nella sede di Kiev delle Femen sono state trovate una pistola semiautomatica, una granata e ritratti di Vladimir Putin e del patriarca ortodosso Kiryll. Il sequestro ha portato al fermo delle 3 leader ucraine del movimento che ora rischiano una condanna fino a 5 anni di reclusione. Le Femen, tuttavia, ritengono che sia tutto frutto di una macchinazione contro il movimento, radicale sì, ma non violento e da sempre contrario all'uso delle armi.
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