"Permettetemi di operarmi": detenuto in sciopero della fame
pubblicato il 30 agosto 2014 alle ore 11:13
Fabio Ferrara è in sciopero della fame da oltre dieci giorni. Reclama il suo diritto a essere curato e operato. E' sulla sedia a rotelle da diversi anni: è rimasto ferito gravemente al momento dell'arresto per concorso in tentata rapina, e dopo sei giorni di coma si è risvegliato, ma è rimasto immobilizzato. Al momento è detenuto nel carcere di Secondigliano, in infermeria: nella sua stanza, adatta a una sola persona, ci sono lui in carrozzina e un altro detenuto, che gli fa da piantone, lo aiuta a lavarsi, a muoversi. Ma non è il piantone, nonostante Fabio, 35 anni, abbia il pannolone e non sia autonomo: "E' una condizione disumana - denuncia Luigi Mazzotta, dell'associazione Radicali Per La Grande Napoli - che gli ha riservato lo Stato italiano, condizioni disumane per le quali l'Europa ci ha condannato e che continuano. Questo detenuto deve essere operato alla vescica, ma si trova in una cella piccolissima dove a malapena entra la carrozzella e attende questo ricovero da oltre sei mesi". L'esponente dell'associazione radicale "Per La Grande Napoli" ha visitato il carcere di Secondigliano qualche giorno fa, insieme al senatore Ncd Luigi Compagna.
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