In Messico un memoriale per le vittime della guerra alla droga
pubblicato il 5 aprile 2013 alle ore 12:58
La guerra ai narcotrafficanti in Messico ha fatto circa 70mila vittime negli ultimi anni. Per ricordarle a Città del Messico è stato inaugurato un memoriale all'interno del celebre parco di Chapultepec, vicino a campo Marte, la grande arteria della capitale messicana. Lo spazio del memoriale è disseminato di alti muri scuri, con incise delle frasi che parlano di giustizia e che condannano la violenza."Per noi la violenza rappresenta la distruzione - spiega Julio Gaeta, uno degli architetti che ha ideato il memoriale - Se la violenza porta alla distruzione, c'è bisogno quindi di costruire, con l'elemento essenziale dell'architettura: che sono i muri". Molte associazioni di parenti delle vittime della droga hanno criticato il memoriale. Contestano soprattutto il fatto che il progetto sia nato quando era ancora presidente Felipe Calderon, l'uomo forte messicano che ha inaugurato la stagione della sanguinosa guerra al narco-traffico. "Il memoriale non rappresenta gli oltre 20mila desaparecidos, o i 70mila morti", dice il padre di un ragazzo sparito nel nulla nel 2009. "Questo monumento rappresenta solo le persone che erano vicine al governo". "Molte delle vittime - aggiunge la madre di un desaparecido - hanno lasciato le famiglie in condizioni disperate. Abbiamo tanti problemi e non sarà con un memoriale che li risolveremo".
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