In calo il contrabbando di sigarette in Italia
pubblicato il 27 giugno 2014 alle ore 19:10
Segnali contrastanti dal fronte del contrabbando e della contraffazione di sigarette. Secondo il Rapporto Sud della società di ricerche KPMG nel 2013 il contrabbando in Italia è calato del 50% ma risulta in ripresa nei primi mesi del 2014. In Europa comunque ancora oggi il 10% delle sigarette è di provenienza illecita e ciò significa oltre 10 miliardi di tasse in meno per gli Stati europei. "I dati - dice il professor Ernesto Savona della Cattolica di Milano, esperto del fenomeno - vanno visti su tempi più lunghi perchè le variazioni da un anno all'altro sono importanti ma non terribilmente significative. Al momento attuale le indicazioni sono quelle classiche: sicuramente l'azione delle forze dell'ordine è estremamente importante: da loro dipende molto il livello dei sequestri, che sono i dati su cui si lavora. C'è però una novità importante sul mercato illegale, quello delle "illicit white" cioè sigarette prodotte legalmente in un Paese ed esportate illegalmente in un altro, in questo caso l'Italia: appartengono a una fascia bassa di qualità e sono ricercate perchè costano meno. Le organizzazioni criminali italiane ritornano a vecchie tradizioni come il commercio illecito del tabacco perchè rende. E stiamo molto attenti quando giochiamo sui prezzi: bisogna capire quanto è importante giocare sul prezzo per ridurre il consumo di tabacco e quando invece ciò determina uno spostamento dal consumo legale al consumo illegale".
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