83 medici segnalati alla Corte dei Conti: danno all'erario per 6 milioni
pubblicato il 7 maggio 2014 alle ore 17:27
83 medici in tutta Italia segnalati dalla Finanza alla Corte dei Conti per aver arrecato un danno all'erario di circa 6 milioni di euro, violando le regole dell'attività intramoenia. Per 48 di loro è scattata anche la denuncia all'autorità giudiziaria per truffa aggravata e peculato. E' questo l'esito dell'analisi preventiva condotta dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie sulle cosiddette attività intramoenia intramurarie, ovvero quelle prestazioni erogate dai dirigenti medici, in qualità di liberi professionisti, all'interno delle strutture sanitarie al di fuori del proprio orario di lavoro. In questi casi i medici avrebbero dovuto versare una quota dei propri compensi al sistema sanitario nazionale ma così non è stato. Il Nucleo Speciale della Finanza, infatti ha individuato medici che hanno indebitamente percepito compensi in violazione del vincolo di esclusiva nei confronti della pubblica amministrazione. L attività ispettiva, svolta in 18 regioni e 65 province, ha permesso di segnalare alla Corte dei Conti i dirigenti medici che, percependo tale indennità, hanno assunto incarichi extraprofessionali non autorizzati in strutture private e di denunciare quelli che, invece, hanno truffato le Asl non dichiarando le attività svolte nelle strutture pubbliche e trattenendo le quote dei compensi spettanti al servizio sanitario nazionale.
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