Liberazione, il presidente di Amici d'Israele: "Sì ai muri per difendersi dai profughi"
pubblicato il 25 aprile 2016 alle ore 22:06
Durante il corteo per la Festa della Liberazione a Milano, il presidente dell'associazione Amici d'Israele, Eyal Mizrahi ha risposto così a una domanda sull'emergenza profughi in Europa: "Tutti quelli che criticavano Israele e parlavano di muri ora stanno erigendo muri loro stessi. Noi lo abbiamo fatto un po' prima". Proprio nel corso della stessa manifestazione il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini ha parlato della necessità di accogliere i migranti, mentre un muro simbolico di cartone è stato preparato e mostrato da alcuni antagonisti. Ma Eyal Mizrahi va controcorrente: "Se uno non si difende in quest'epoca finisce sommerso. Noi siamo circondati, ma anche l'Europa è circondata. Inizia ad accorgersene: meglio tardi che mai". In precedenza, durante il corteo, un gruppo isolato di manifestanti aveva apostrofato i membri dell'associazione al grido di "Israele assassini", in riferimento al conflitto israelo-palestinese.
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