Taranto, arrestato il Presidente della provincia Giovanni Florido
pubblicato il 15 maggio 2013 alle ore 11:48
Pressioni indebite sui dirigenti della provincia di Taranto per ottenere l'autorizzazione a utilizzare la cava Mater Gratiae all'interno dello stabilimento Ilva. Ruota intorno a questa ipotesi il nuovo capitolo dell'inchiesta "Ambiente svenduto" a carico dello stabilimento Ilva che ha portato all'arresto di Gianni Florido, presidente al suo secondo mandato della provincia ionica in quota Pd ed in passato segretario generale della Cisl ionica. Per lui l'accusa è di concussione. A finire nel mirino della procura tarantina anche l'ex assessore provinciale all'ambiente Michele Conserva, arrestato, e l'ex segretario provinciale, Vincenzo Specchia, ai domiciliari. Una nuova ordinanza di custodia in carcere è stata notificata anche Girolamo Archinà, in cella già dal 26 novembre del 2012: l'ex responsabile delle relazioni istituzionali dell'Ilva è accusato di aver corrotto, in alcuni casi, ufficiali e pilotato i controlli all'interno dello stabilimento.
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