Siria, più di 145.000 famiglie sono guidate da capofamiglia donna
pubblicato il 8 luglio 2014 alle ore 17:26
Secondo un rapporto pubblicato dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), più di 145.000 famiglie siriane rifugiate in Egitto,Libano, Iraq e Giordania - cioè un quarto del totale - hanno per capofamiglia una donna che deve affrontare da sola la lotta per la sopravvivenza.Il rapporto getta luce sulla lotta quotidiana intrapresa da queste donne per andare avanti, dal momento che combattono per conservare la loro dignità e prendersi cura delle loro famiglie in case sovraffollate e fatiscenti, rifugi di fortuna insicuri e tende. Molte di esse vivono sotto la minaccia di violenza o sfruttamento e i loro figli affrontano livelli crescenti di trauma e sofferenza.Il rapporto "Donne sole - la lotta per la sopravvivenza delle donne rifugiate siriane" si basa sulle testimonianze dirette di 135 di queste donne, raccolte in più di tre mesi di interviste realizzate all'inizio del 2014. Obbligate ad assumersi la responsabilità esclusiva delle loro famiglie dopo che i loro uomini sono stati uccisi, catturati o costretti in altro modo a separarsi dalla famiglia, sono ora prese in una spirale di disagio, isolamento e ansia.
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