Ecco la 16esima Biennale architettura: progetti come generosità
pubblicato il 23 maggio 2018 alle ore 20:42
Alla scoperta di Freespace, curata da Farrell e McNamara Venezia (askanews) - Creare spazio libero attraverso progetti ispirati alla generosità. È questo il ragionamento che sta alla base della 16esima edizione della Biennale di Architettura di Venezia, curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara. Nella Mostra internazionale, giustamente intitolata "Freespace", le due architette irlandesi hanno scelto di ridurre il tasso di spettacolarità per ridare spazio e visibilità ai progetti e alla vocazione di fondo del mestiere, ossia, secondo il loro manifesto, "tradurre un'esigenza in una forma costruita". Il che non significa che, negli spazi dell'Arsenale e del Padiglione centrale ai Giardini, manchi l'elemento visionario, ma il focus è puntato su concetti come la civiltà più alta dell'abitare o la volontà di accoglienza. E, oggi come non mai, si percepisce fisicamente, aggirandosi per la Biennale, quel "desiderio di architettura" caro al presidente Paolo Baratta.
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