Con Call of Duty: WWII i videogiochi diventano uno strumento per raccontare la storia
pubblicato il 4 novembre 2017 alle ore 10:08
I veterani di guerra che possono raccontare il secondo conflitto mondiale in prima persona sono sempre meno. Un problema per la memoria storica al quale medium come il cinema e la televisione hanno provato a dare risposta con contenuti in grado di raccontare la guerra in ogni sua forma. Anche i videogiochi, però, in questo possono aiutare. "Forse non apprenderanno tutto" spiega ai microfoni di Fanpage.it Glen Schofield, co-fondatore di Sledgehammer Games. "Ma i giocatori impareranno qualcosa dal nuovo Call of Duty, anche solo il nome di una nuova città". Ne è convinto anche Martin Morgan, storico che ha collaborato alle ricerche per la creazione del gioco. "I videogiochi sono già strumenti educativi" spiega, "e Call of Duty è probabilmente il mezzo più potente per insegnare a chiunque la storia".
mostra altro
altro di Marco Paretti
-
8146091 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
796147 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
440103 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
883979 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
43 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
2140396 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
2236480 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
1713426 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
372513 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
13016 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
39403 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
383208 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
3398 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
39 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
1077 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti
-
158 VISUALIZZAZIONIMarco Paretti