Se Hitler tornasse oggi, riderebbe come hanno fatto quei 57 di fronte ai bambini morti in mare
pubblicato il 6 maggio 2019 alle ore 17:58
Ogni volta che leggo un articolo in cui si racconta l'ennesima tragedia del mare, un barcone affondato, o un gommone scomparso con il suo carico di umanità, provo un dolore al petto. Altri, invece, ridono.
Io ogni volta provo la sensazione di impotenza di fronte al dramma, alla perdita di vite umane, e forse sento anche la consapevolezza che avremmo potuto salvarle, quelle vite, con differenti scelte di governo.
Di fronte a quei morti ci sono persone che ridono, provando addirittura a dare alla loro risata una valenza politica, rendendola pubblica, come fosse un gioco, o come se ridere di fronte alla morte di cinque bambini fosse davvero un'opzione possibile.
Ho letto l'ultima tragedia, nove persone morte. Quattro donne e cinque bambini. E sotto l'articolo che raccontava questa storia ho letto 57 persone che ridevano, esplicitamente, con l'emoticon della risata. Ho visitato quei 57 profili. Persone all'apparenza normali, qualche gatto, qualche figlio, qualche santino, qualche condivisione dei post di Salvini o di Casa Pound. E poi quelle risate, di fronte a nove morti, di fronte a cinque bambini annegati dopo aver visto il mare, probabilmente, per la prima volta da un barcone.
Io a quelle 57 persone che trovano ilare ridere di fronte a nove morti, ho voluto scrivere questa lettera, per raccontare loro che esiste un'altra prospettiva, più umana.
Saverio Tommasi
Io ogni volta provo la sensazione di impotenza di fronte al dramma, alla perdita di vite umane, e forse sento anche la consapevolezza che avremmo potuto salvarle, quelle vite, con differenti scelte di governo.
Di fronte a quei morti ci sono persone che ridono, provando addirittura a dare alla loro risata una valenza politica, rendendola pubblica, come fosse un gioco, o come se ridere di fronte alla morte di cinque bambini fosse davvero un'opzione possibile.
Ho letto l'ultima tragedia, nove persone morte. Quattro donne e cinque bambini. E sotto l'articolo che raccontava questa storia ho letto 57 persone che ridevano, esplicitamente, con l'emoticon della risata. Ho visitato quei 57 profili. Persone all'apparenza normali, qualche gatto, qualche figlio, qualche santino, qualche condivisione dei post di Salvini o di Casa Pound. E poi quelle risate, di fronte a nove morti, di fronte a cinque bambini annegati dopo aver visto il mare, probabilmente, per la prima volta da un barcone.
Io a quelle 57 persone che trovano ilare ridere di fronte a nove morti, ho voluto scrivere questa lettera, per raccontare loro che esiste un'altra prospettiva, più umana.
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