Aborto: in Francia ti assistono; in Italia ti torturano
pubblicato il 29 aprile 2014 alle ore 12:18
"L'aborto come tortura nell'Italia medievale/6"L'aborto terapeutico di Cristina S. è un'esperienza di dignità, rispetto e vera cittadinanza. E' avvenuto in Francia e mostra in quali condizioni vengono lasciate le donne italiane che affrontano la stessa scelta. Dopo una diagnosi del feto particolarmente infausta Cristina a il marito decidono l'interruzione di gravidanza.
Le informazioni da subito si fanno vaghe e confuse, i medici sono riluttanti, le difficoltà comportano perdita di tempo prezioso. La coppia capisce che abortire al Buzzi di Milano sarebbe stato un salto nel buio. Presi dal panico si lanciano alla ricerca di alternative fuori Italia.
All'ospedale di Poissy, vicino Parigi, apprendono che è possibile, che la loro scelta sarebbe stata rispettata in tutte le sue fasi. La richiesta viene accolta in tempi rapidissimi e con la massima precisione di informazioni. In poche ore sono a Parigi.
Cristina è stata tenuta rigorosamente a distanza da donne partorienti (il contrario di quanto avviene in Italia), l'espulsione del feto – fisicamente e psicologicamente dolorosissima - è avvenuta con assistenza infermieristica e con l'anestesia controllata. Le informazioni vengono fornite mano a mano. Cristina sa cosa le accade, perché le accade. L'assistenza è continua. A differenza delle donne italiane, ha potuto avere sempre il marito accanto. Alla fine, le viene garantita la presenza dello psicologo, o di un religioso (della sua religione) se ne avesse sentito la necessità, a differenza dei gruppi di preghiera che si riuniscono spesso in Italia, a prescindere dal credo personale di ciascuna, durante i giorni di degenza. Due emisferi diversi.
Quello francese è l'attuazione di un diritto ed è autentico servizio pubblico che dovrebbe essere garantito sempre. In Italia invece è un'esperienza di abbandono, dolore, ignoranza, superstizione. Cristina e il marito hanno potuto pagare 5 mila euro. Ma se fossero stati cittadini francesi, l'assistenza sarebbe stata gratis.
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