Tunisia: arrestati attivisti impegnati in un documentario di denuncia
pubblicato il 24 settembre 2013 alle ore 19:06
Artisti, registi e tecnici del suono sono stati arrestati nella capitale tunisina nella notte tra il 21 e il 22 settembre, e io ho deciso di raggiungere via skipe, direttamente da un bar del centro di Tunisi, Marta e Mohannad, amici e attivisti insieme agli otto arrestati. Gli otto arrestati non sono nomi casuali, sono attivisti e registi impegnati in documentari di informazione e denuncia. I loro hard disk, contenenti il loro lavoro dal 2010, sono stati rubati o formattati, e loro ora si trovano in carcere.Gli arresti, denunciano i due amici degli arrestati che ho raggiunto via skipe, fanno parte di un'azione di repressione delle opposizioni e delle voci libere che il governo tunisino, ormai da tempo, sembra portare avanti con durezza.
Francesca Materozzi, giornalista per Corriere Immigrazione.it, ricorda anche come "dall’inizio dell’anno ben due dei leader dell’opposizione, Chokri Belaid a febbraio e Mohamed Brahmi il 25 luglio, sono stati uccisi, mentre il parlamento continua ad essere paralizzato e il ritorno alla normalità sembra sempre più lontano".
L’appello in favore degli artisti arrestati chiede l'immediata liberazione, la fine della persecuzione dei giovani che s’impegnano nella politica e lo smantellamento dell’apparato repressivo che sembra essere sopravvissuto anche dopo la fine della dittatura.
Chi sono gli otto arrestati:
NEJIB ABIDI, 29 anni, è cineasta e presidente di AssoChaabi, e già sindacalista all'UGET (unione generale studenti tunisini) . E' conosciuto per le sue posizioni giudicate radicali verso il governo di Ben Ali e quelli che gli sono succeduti dopo il 14 gennaio 2011. Il giorno prima del suo arresto, uno dei due hard disk, contenente i rushs del suo documentario in preparazione, è stato rubato in casa, e i dati dell'altro sono stati definitivamente cancellati, dopo una formattazione. Nejib è apparso in pubblico per l'ultima volta durante le manifestazioni di sostegno a Jabeur Mejri e a Nassredine Shili. Quest'ultimo è il produttore del suo film.
YAHYA DRIDI, 26 anni, è ingegnere del suono e segretario generale di AssoChaabi. Lavora con Nejib da diverso tempo. Sono stati in Italia insieme per le riprese del film sui tunisini scomparsi nel 2011. Attento alle cause di giustizia sociale, Yahya si è occupato prioritariamente di film impegnati. Abita tra la Tunisia e la Franca dove svolge le sue attività artistiche.
ABDALLAH YAHYA, 34 anni, è regista. Il suo documentario « Nous sommes ici », uscito l'anno scorso, mette in luce la quotidianità degli abitanti di Jebel Jloud, quartiere situato a qualche km dalla capitale dove sono concentrti disoccupazione, miseria economica e difficoltà sociali. Il suo prossimo film « Le Retour », in fase di realizzazione finale, è parimenti prodotto da Nassredine Shili.
SLIM ABIDA, 33 anni, è musicista, bassista, fondatore del gruppo Jazz Oil. Vive tra Tunisi e Parigi. P resente sulla scena musicale contestatrice da più di 10 anni, lavora con Nejib, Yahia et Mahmoud sulle tracce sonore del loro prossimo film.
MAHMOUD AYAD, 29 anni, è pianista. Ha lavorato con numerose personalità della scena alternativa e contestatrice in Tunisia.
SKANDER BEN ABID, 20 anni, è clarinettista e studente alL’ISEC, come le due amiche studenti, artiste e attiviste.
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