Trump alla Nbc: "Non sono indagato, lo chiesi tre volte a Comey"
pubblicato il 12 maggio 2017 alle ore 13:18
Il New York Times: Trump chiese 'lealtà', Comey offrì 'onestà'Washington (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha rilasciato, in esclusiva all'emittente televisiva americana Nbc, la sua prima intervista dopo il licenziamento del capo dell'Fbi James Comey, in cui ha continuato ad alimentare i sospetti di interferenze, dicendo di aver chiesto tre volte a Comey se fosse coinvolto personalmente nell'indagine in corso sulle ingerenze russe nella campagna elettorale americana.
Trump ha ammesso di aver chiesto a Comey se fosse oggetto di indagini due volte al telefono e una volta durante una cena privata. "Gli ho detto 'se è possibile mi faccia sapere, sono sotto indagine?' e lui ha risposto 'non è sotto indagine'", ha
raccontato Trump all'intervistatore Lester Holt, ribadendo quanto affermato nella lettera di licenziamento di Comey.
"Tutto quel che posso dire è che non sono indagato - ha concluso - Non parlo di altro. Non sono indagato".
Nella stessa cena Trump avrebbe anche discusso con Comey della permanenza di quest'ultimo nell'incarico fino alla scadenza del suo mandato decennale.
Nell'intervista alla Nbc Trump smentisce la versione iniziale data dalla Casa bianca sul licenziamento di Comey; un passo obbligato, secondo i portavoce del presidente, dopo i giudizi durissimi sul suo operato nell'indagine sulle email di Hillary Clinton forniti dal ministero della Giustizia.
"L'avrei licenziato a prescindere dalle raccomandazioni - ha detto Trump - è un istrione, gli piace mettersi in mostra".
Intanto il New York times pubblica delle indiscrezioni sulla famosa cena alla Casa Bianca in cui, Trump avrebbe chiesto "lealtà" a Comey ricevendo in cambio, invece, un'offerta di "onestà". TRoppo poco per il tycoon-presidente che, dunque, ha scelto di allontanare il capo dell'Fbi.
Nel frattempo, il viceministro della Giustizia, Rod Rosenstein, autore del rapporto su Comey che ne avrebbe causato il licenziamento, è stato convocato dal Senato americano per fornire chiarimenti sulla vicenda. Secondo la stampa avrebbe
minacciato di dimettersi (dopo solo due settimane d'incarico) dopo che la Casa Bianca ha tentato di addossargli la responsabilità del siluramento del capo dell'Fbi.
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