Trafficanti di profughi: "Ho due figli, ci hanno chiesto 600 euro per portarci a Budapest "
pubblicato il 12 settembre 2015 alle ore 11:49
Il business dei trafficanti ungheresi raccontato da Iman, una profuga siriana in fuga da Deir el-Zor con la sua famiglia. Costretta a separarsi dal marito e a pagare 600 euro per salire su un taxi privato insieme ai suoi due figli, Iman viene costretta a scendere dall'auto quasi subito per la presenza di un posto di blocco in autostrada. I suoi soldi non le verranno restituiti e sarà costretta a passare la notte nascosta nel bosco, per poi pagare ancora un taxi privato e sperare nella buona sorte.
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