Raffaele, disabile e prigioniero delle barriere architettoniche a Scampia
pubblicato il 16 luglio 2015 alle ore 10:32
Dopo la tragica morte di Ivan, il ragazzo di vent'anni affetto da tetraplegia che da anni viveva nelle Vele di Scampia in condizioni precarie, una nuova storia di disagio arriva dal quartiere a Nord di Napoli. Raffaele ha solo 15 anni ed è immobilizzato sulla sedia a rotelle. Angelo e Dalila, i suoi genitori, non riescono più a trasportarlo su e giù per le ripide scalinate della palazzina popolare dell'Iacp: "Abbiamo chiesto all'ente di montarci un montascale oppure creare una salita per Raffaele, ma ci hanno risposto che non ci sono i fondi per farlo". Così Raffaele esce sempre meno spesso di casa, ogni volta col rischio che la mamma non ce la faccia a tirarlo su per la scalinata: "Già due volte è caduta mia moglie" ci racconta Angelo. Dalila lancia un drammatico appello: "Non voglio che mio figlio faccia la fine di Ivan, che non poteva neanche più uscire di casa".
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