Corto Circuito: paglia e bioedilizia per far rinascere il centro sociale di Cinecittà
pubblicato il 9 settembre 2016 alle ore 15:22
Il 26 giugno del 2012 un incendio distruggeva completamente uno dei padiglioni del centro sociale Corto Circuito di Cinecittà a Roma. Quattro anni dopo gli attivisti hanno deciso di ricostruirselo da soli grazie ad una campagna di autofinanziamento. Si tratta di un progetto di bioediliza a bassissimo costo, sostenuto grazie al lavoro volontario e all'impegno di tanti cittadini. Il padiglione di 250 metri quadri sarà l'esempio più grande in Italia di un edificio costruito con la tecnica denominata GREB, che prevede l'impiego di paglia, legno e materiali di recupero. Per la sua realizzazione saranno impiegate 1000 balle di paglia, 35 metri cubi di legno e 17.000 bottiglie di vetro recuperate, per realizzare una costruzione ermoautonoma, fonoassorbente, traspirante, antisismica e ignifuga.
Gli attivisti del Corto Circuito hanno più volte incontrato le amministrazioni comunali succedutesi in questi quattro anni, lo spazio infatti è di proprietà comunale, presentando progetti e richieste per far partire la ricostruzione senza ottenere risultati. “Alla fine abbiamo deciso di mobilitarci e rimboccarci le maniche altrimenti il Corto non sarebbe rinato – spiegano – Ora sta alle istituzioni decidere se tutelare quanto di buono sta accadendo o ostacolarlo".
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