Dai condizionatori ai prodotti biologici: come si cambia per lavorare
pubblicato il 7 gennaio 2014 alle ore 11:14
La storia della Maflow di Milano è emblematica. Era una fabbrica che produceva condizionatori e pezzi per auto. Un marchio con collaborazioni con la Bmw e la Mercedes. Nel 2010 l'azienda va in amministrazione controllata e viene rilevata successivamente da un magnate polacco interessato all'acquisizione del marchio. Per due anni gli operai vengono pagati per non produrre. Nel 2012 la fabbrica chiude ed il proprietario fa trasferire tutte le macchine in Polonia. Gli operai, rimasti senza lavoro e senza prospettive, occupano la fabbrica e danno vita ad una esperienza di recupero ed autoreddito. È la Ri- Maflow, dove oggi trovano spazio un grande mercato dell'usato, un bar, uno spazio concerti, dove si vendono i prodotti biologici degli agricoltori del milanese. Ha lavorare nelle varie attività 20 ex operai della Maflow che hanno costituito una cooperativa che gestisce tutte le attività che si svolgono nella fabbrica occupata. Ispirata al modello delle "fabricàs recuperadas" argentine, l'esperienza della Ri-Maflow è uno degli esempi di come protagonismo sociale, ingegno e voglia di crederci possono aiutare a trovare le migliori strategie per uscire dalla crisi con le proprie gambe.
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