Buche nel bene confiscato, intimidazione o nascondiglio della camorra?
pubblicato il 13 giugno 2013 alle ore 18:26
Due fosse sono state scavate di notte nel fondo agricolo confiscato al clan Polverino e intitolato ad Amato Lamberti. Le buche sono grandi mezzo metro e poco profonde, a rittovarle sono stati gli attivisti dell'associazione (r)Esistenza Anticamorra, che amministra il bene assieme all'associazione Libera. La polizia indaga, le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono l'intimidazione da parte dei clan oppure che i fossi siano nascondigli vecchi usati dai clan per nascondere droga o armi. "Singolare la tempistica - sottolinea Ciro Corona, presidente dell'associazione - Pochi giorni fa abbiamo presentato in conferenza stampa il Festival dell'agricoltura sociale, che si terrà qui il 22 e 23 giugno". Non è la prima intimidazione rivolta al fondo agricolo Amato Lamberti, pochi giorni prima di Pasqua sono stati rubati cinquanta alberi da ciliegio e pochi giorni dopo, alcuni pregiudicati si sono presentati sul campo a minacciare apertamente i volontari al lavoro. Nei pressi delle buche, è stata rinvenuta una strana striscia di terreno dalla forma di mezza croce.
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