Le immagini dei ricercatori dell'Alma: ecco come nasce un nuovo sistema solare
pubblicato il 7 novembre 2014 alle ore 10:43
Le osservazioni dei ricercatori dell'Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, il radiotelescopio dell'European southern observatory, ovvero il più potente del mondo) con una risoluzione pari a cinque volte la distanza tra Terra e Sole, circa 35 milliarcosecondi (migliore del telescopio Hubble) ci permette di "guardare da vicino" una neonata stella circondata da un disco di polveri che probabilmente, tra qualche miliardo di anni, darà origine, probabilmente, a nuovi pianeti. La stella in questione è HL Tauri e si trova a circa 450 anni luce da noi. Attorno a questa giovane stella orbitano "anelli" concentrici separati da uno spazio vuoto che in futuri darà probabilmente origine a un nuovo pianeta o a una fascia di asteroidi. La scoperta rivoluzionaria per gli studiosi cileni risiede proprio nel fatto di aver individuato la presenza di dischi di polvere protoplanetaria già pochissimo tempo dopo la nascita di una nuova stella, il ché dimostra quanto tutto succeda molto prima e molto più velocemente di quanto teorizzato in precedenza. Pertanto è come guardare indietro nel nostro passato, in quanto l'osservazione di un giovanissimo sistema solare in formazione ci dice molto sull'origine della nostra del Sole e dei suoi pianeti, da Mercurio a Nettuno.
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