Il viaggio del Papa in Iraq: tra le macerie dell'Isis e la speranza di pace
pubblicato il 10 marzo 2021 alle ore 09:22
"Andate in pace". Le ultime parole della messa celebrata da Papa Francesco ad Erbil hanno un valore enorme, che va oltre la classica formula di rito.
Dopo aver attraversato le rovine della chiesa di Mosul trasformata in prigione dall’Isis, aver incontrato la gente di Qaraqosh (la più grande comunità cristiana dell’Iraq), e aver visto le sculture sacre sfregiate dai miliziani del Daesh nella principale cattedrale del Paese che bruciarono nel 2017, il viaggio del Santo Padre termina nello stadio della "capitale" del Kurdistan iracheno, davanti a 10mila persone che ballano e cantano come al concerto di una pop star. Sul palco, protetta da una teca trasparente, c'è la Madonna di Karemlash a cui l'Isis aveva tagliato la testa e le mani. Un architetto l’ha restaurata lasciando ben visibili i segni al collo e alle mani, come ricordo del male inferto dai jihadisti. Lo abbiamo incontrato mentre lavorava alla statua all’interno del cantiere di un ristorante in costruzione. Pochi giorni prima che arrivasse sul palco accanto a Bergoglio.
Servizio di: Salvatore Garzillo
mostra altro
altro di Salvatore Garzillo
-
86584 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
147252 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
181855 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
143637 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
1209292 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
881678 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
561950 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
93959 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
456809 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
574248 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
288317 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
31702 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
1583221 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
590904 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
321 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo
-
82487 VISUALIZZAZIONISalvatore Garzillo