Il ricordo di Valeria Solesin, la ricercatrice italiana morta nella strage del Bataclan
pubblicato il 12 novembre 2018 alle ore 21:40
Ci sono sorrisi che restano stampati nella testa nonostante un destino crudele cerchi di portarseli via. Valeria Solesin, 28 anni, tre anni fa la sua vita è stata spezzata in quella tragica notte insieme ad altre 90 persone innocenti. Era il 13 novembre quando un attacco terroristico trasformò la notte di festa del Bataclan in una carneficina. Valeria fu l’unica vittima italiana, una ragazza che era emigrata a Parigi per cercare fortuna lontano dall’Italia e coronare i suoi sogni. Il suo sguardo gentile riflette l’animo nobile della volontaria di Emergency impegnata nel sociale per aiutare i clochard. Valeria era laureata in sociologia e stava compiendo studi di ricerca presso l’università di Parigi “La Sorbona”. La sua mamma porta avanti il suo ricordo con una nobile missione: incentivare ogni giovane a lottare per inseguire i propri sogni, come aveva fatto Valeria, prima che quella follia omicida ce la portasse via.
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