Les Fleurs Des Maladives - NABA Design Blues (ESCLUSIVA)
pubblicato il 12 luglio 2018 alle ore 12:52
“La domanda è strana, vai alla NABA?” cantano Les Fleurs des Maladives nel nuovo singolo “NABA Design Blues” che anticipa il tour estivo della band. Il brano, un up-tempo martellante dal ritornello a presa rapida, è accompagnato da un video girato dalla voce della band Davide Noseda a La Nuova Accademia di Belle Arti, nota come NABA, durante l’Open Day 2018 dell’ateneo. Il risultato è un clip ironico - che Fanpage.it vi mostra in anteprima -, a metà fra documentario, video-installazione e clip musicale, nel quale compare anche la famosa “Merda d'Artista” di Piero Manzoni, come una sorta di beffardo omaggio e sintesi dell'ambigua provocazione della canzone e del video.
“Apparenza o sostanza? Autenticità o omologazione? Arte o moda? Sono alcune delle scelte che più o meno consapevolmente facciamo nella vita di tutti i giorni, nei rapporti con gli altri, a scuola, sul lavoro, sui social-network. La distinzione però non è mai un confine netto. La NABA si trova a Milano sui Navigli ed è uno dei tanti simboli della fashion culture milanese. Il video si avvale del lip-sync corale dei casuali protagonisti che ha lo scopo di generare un cortocircuito concettuale tra forma e contenuto”.
“NABA Design Blues” è uno dei brani di “Il Rock è morto”, il disco che Les Fleurs des Maladives hanno pubblicato a marzo 2017 per Ostile Records con la produzione di Max Zanotti (Deasonika, Rezophonic, Casablanca). L’album vede la partecipazione di Alteria, voce femminile nella reinterpretazione di “Le Tre Verità” di Lucio Battisti.
“Il rock è morto” è un intercalare tipico di quando si parla di musica ed è il punto di partenza sarcastico attorno al quale Les Fleurs Des Maladives costruiscono i dieci brani contenuti nell’album, scritti e composti attingendo a piene mani dal vissuto del precedente tour, dall’energia dei tanti live e dai mille discorsi nati nei backstage, tra fan e amici, su cosa sia il Rock’n’Roll e su cosa possa significare nel presente.
Ne nasce un disco/racconto appassionato che celebra l’autenticità (artistica e non) e che parla di Rock mentre il Rock lo suona, ricco di ironia provocatoria e popolato da personaggi, citazioni e luoghi reali, amalgamati a elementi della pop-culture e dell’attualità.
In copertina un'elaborazione della foto segnaletica di Mark David Chapman, il 9 dicembre 1980, subito dopo aver sparato a John Lennon.
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