Fame d'aria - Mimosa (ESCLUSIVA)
pubblicato il 14 giugno 2016 alle ore 11:02
Tra le voci giovani su cui puntare per il futuro c’è sicuramente quello di Mimosa Campironi, in arte solo Mimosa, attrice, musicista e cantante, che lo scorso settembre ha pubblicato ‘La terza guerra’, album d’esordio uscito per Gas Vintage e prodotto da Leo Pari. Nonostante sia al primo album, Mimosa ha alle spalle un curriculum importante ed è stata nominata pochi giorni fa tra i vincitori di Musicultura, dove è arrivata con ‘Fame d’aria’, il nuovo singolo estratto dall’album di cui Fanpage.it vi mostra in anteprima il video girato da Edoardo Palma.VINCITRICE DI MUSICULTURA
Tra pochi giorni, poi la cantante saprà se è anche tra le vincitrici degli Mtv Awards che si svolgeranno a Firenze dove è nominata nella categoria Best MTV New Generation.
LA TERZA GUERRA, UN ALBUM SULLE DONNE
‘La terza guerra’ è un album sulle donne (‘una performance e un disco che mette in scena tutte
le storie che ho incontrato e vissuto in questi anni’), come spiega lei stessa specificando come la canzone, in particolare, sia ‘dedicato alle persone che hanno popolato la mia esistenza e hanno lasciato le loro tracce nelle cose’.
‘FAME D’ARIA’ RACCONTATO DA MIMOSA
“Nell'album terza guerra ho raccontato le donne, ma il brano in cui ho deciso di esprimere qualcosa di più intimo è 'Fame d'aria'. È un brano dedicato alle persone che hanno popolato la mia esistenza e hanno lasciato le loro tracce nelle cose.
Fame d'aria è il video dei fantasmi, delle apparizioni, delle illusioni fantastiche, dei ricordi meravigliosi dell'infanzia. Canto “parlami nei dischi anni 70, ora abiti dentro alle cose”.
Nel video, con il regista Edoardo Palma abbiamo immaginato che gli oggetti di una casa prendessero vita e danzassero a ritmo di musica animati dai ricordi, i miei ricordi che si mischiano alla memoria raccontata da quelli c'erano davvero .
Sul finale si anima un vestito da uomo e io ballo con lui, come nelle storie di fantasmi di Poe, ma la danza è romantica, lui ed io, padre scomparso o un compagno che se n'è andato.
È un racconto visivo in cui l'immaginario dell'infanzia prende le sembianze del mondo adulto”.
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