La branchia artificiale per respirare sott'acqua. È l'idea di un giovane designer giapponese
pubblicato il 25 agosto 2018 alle ore 18:24
Si chiama “Amphibio” ed è l’idea di un giovane designer giapponese, Jan Kamei. Si tratta di vere e proprie branchie artificiali che un giorno potrebbero permetterci di respirare sott’acqua senza le bombole: “Entro il 2100 la temperatura globale salirà. L’innalzamento del livello del mare sommergerà le grandi città che si trovano vicino alla costa”. La tecnologia è stata ispirata da alcuni insetti acquatici che sopravvivono sott’acqua grazie a un sottile strato d’aria intrappolato sulla pelle. Lontani da una prospettiva apocalittica, è facile intuire quanto potrebbero essere utili oggi, le branchie artificiali sostituirebbero le pesanti bombole d’ossigeno agevolando il lavoro dei sommozzatori impegnati nei soccorsi, come in Thailandia. Per adesso si tratta solo di un prototipo stampato in 3D catturano l’ossigeno dall’acqua grazie a una membrana idrofobica sono progettate per essere stampate in 3D e sostituiscono la pesanti attrezzature dei sommozzatori.
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