La comunità bengalese: "i migranti tornano per lavorare e per paura del virus in Bangladesh"
pubblicato il 4 luglio 2020 alle ore 09:03
Il Bangladesh sta scalando rapidamente la triste classifica dei contagi, con 140mila casi accertati. Le frontiere per chi viene dal paese asiatico sono aperte e non è previsto nessun controllo né quarantena obbligatoria. Dopo i primi casi "di ritorno" la comunità esprime preoccupazione. "Non c'è informazione né controllo", spiega Siddique Nure Alam, presidente dell'associazione Dhuumcatu. "Tanti tornano per lavorare e scappano dalla pandemia in Bangladesh, ieri sono arrivati 280 connazionali e volevano partecipare alla preghiera del venerdì. Personalmente non me la sono sentita e ho vietato loro di venire".Da lunedì tamponi per tutti i componenti della comunità, presso la Asl Roma 2.
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