"La quarantena ci fa il solletico, superate esperienze peggiori": coinquilini oltre la disabilità
pubblicato il 4 aprile 2020 alle ore 14:17
"Questa quarantena mi fa il solletico, ho avuto esperienze ben peggiori" assicura Alessandro, coinquilino di Marco (e Giuseppe) in un appartamento in zona Mazzini, a Bologna. "Andrà tutto bene" dicono. E della stessa opinione sono anche Christian, Roberto e Mirko, che invece vivono in una casa nuova di zecca nel quartiere San Donato. Un'altra delle residenze gestite dalla Fondazione Dopo di Noi, che da quasi vent'anni è al fianco delle famiglie di persone con disabilità per garantire un futuro in autonomia anche ai loro figli. Nonostante il questo momento così particolare a causa dell'epidemia di Coronavirus, educatori come Federico e Francesca continuano, ovviamente con le dovute precauzioni, ad assistere gruppi di coinquilini con disabilità di diverso genere nei loro percorsi di indipendenza, come sempre. Eravamo stati già da loro
qualche mese fa: oggi, in piena emergenza, siamo tornati a trovarli (purtroppo solo virtualmente) per sentire le loro impressioni su quanto sta accadendo e soprattutto per sapere come stanno affrontando queste settimane di quarantena.
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