Ragazzo disabile cade a causa di una buca a Firenze e muore: l'ultima telefonata con il padre
pubblicato il 17 gennaio 2020 alle ore 13:19
Nessuno avrebbe mai immaginato che queste sarebbero state le ultime sue parole, vittima di quella maledetta buca che si è rivelata per lui una vera trappola mortale: Niccolò Bizzarri era uno studente disabile di 21 anni, iscritto alla Facoltà di Lettere. Un piccolo grande eroe quotidiano, stimato da tutti, professori e compagni per la sua forza di affrontare la disabilità sempre con il sorriso, che lo spingeva a impegnarsi per dare una mano a tutti quelli come lui. Niccolò si nutriva di cultura, amava scrivere ed era rappresentante degli studenti della sua facoltà per Lista Aperta: è grazie a lui che nel suo istituto è stata costruita una porta scorrevole automatizzata, perché lui lottava per abbattere le barriere e migliorare la vita degli altri. Una dolce vita spezzata e il solito quesito: si poteva evitare? Con un po’ di buona volontà e un minimo di coscienza per "osservare" e non "guardare", "evitare" anziché "correggere", "aiutare" e non "escludere", forse sì, Niccolò sarebbe ancora qui.
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