Bimbo ucciso di botte, sorellina fuori pericolo: "Ha chiesto di vedere i cartoni"
pubblicato il 28 gennaio 2019 alle ore 16:22
"Per prima cosa ha chiesto un piatto di gnocchi - racconta il direttore del Pronto Soccorso del Santobono di Napoli Vincenzo Tipo - poi ci ha chiesti di andare via per vedere i cartoni animati in santa pace". La piccola Noemi, sorellina di Giuseppe, il bimbo ucciso a botte dal compagno della madre domenica scorsa a Cardito, non sa ancora della morte del fratellino. Nel primo pomeriggio di domenica, è arrivata al pronto soccorso col viso tumefatto e il cuoio capelluto lacerato. Per fortuna non ha riportato lesioni interne e dopo le prime 24 di shock emotivo, ha ripreso a parlare. Non ha chiesto del fratellino, né della mamma o altri familiari e nessun parente si è presentato al pronto soccorso per farle visita. La piccola Noemi, che avrebbe confermato ai medici le percosse del patrigno, è fuori pericolo di vita e sarà assistita da psicologi e servizi sociali. Il patrigno, Tony Sessoubti Badre, un ragazzo di 24 anni nato in Italia da genitori tunisini, avrebbe confermato le percosse ed è stato trasferito nel carcere di Poggioreale.
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