Licenziamenti Almaviva, l'incubo di Silvia: "Senza stipendio non potrò curare mio figlio disabile"
pubblicato il 26 ottobre 2016 alle ore 10:45
Silvia Dell'Orco lavora come centralinista ad Almaviva da 16 anni, la sede romana sta per essere chiusa e lei e altri 1666 lavoratori rischiano il licenziamento. "Ho un bambino gravemente disabile - racconta - e quello che ci passa lo stato non ci basta, tutto quello che guadagno è volto alle sue necessità". La psicologa, la riabilitazione, l'assistente domiciliare, sono tutte cose di cui il figlio di Silvia ha bisogno per guadagnare autonomia: "Ho paura che senza il mio stipendio si perda tutto il lavoro fatto negli anni, che non solo non continui a progredire, ma che addirittura regredisca".
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