In carcere per omicidio, ma era innocente: l'Odissea di Alberto Ogaristi
pubblicato il 3 ottobre 2014 alle ore 12:24
Nel nostro Paese può accadere che un uomo si faccia 5 anni di carcere e 12 di processo da innocente. Solo per essersi trovato nel posto sbagliato, al momento sbagliato. E' accaduto ad Alberto Ogaristi, operaio, che a Casal di Principe, il 18 febbraio 2002, ha avuto la sventura di trovarsi davanti al bar del padre durante un omicidio di camorra. Un testimone, che non ha mai confermato in aula le accuse, aveva creduto di riconoscerlo nelle foto mostrate dai carabinieri. E solo sulla base di questo Alberto, nonostante fosse stato assolto in primo grado, viene poi condannato. Dodici anni di tribolazioni finite con l'aiuto della Corte europea dei diritti dell'uomo e con le parole del testimone, che lo ha alla fine scagionato. Un caso di clamorosa malagiustizia
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